OLIO DI COCCO: PROPRIETÀ, UTILIZZO, CONTROINDICAZIONI
L’olio di cocco sta diventando un prodotto sempre più diffuso e conosciuto per le sue innumerevoli proprietà benefiche a livello cosmetico, alimentare e nell’ambito della salute.
Ma che cosa ha di così speciale questo olio esotico? Sarà finalmente la panacea di tutti i mali o la solita trovata commerciale priva di fondamento?
Scopriamolo insieme!
Olio di cocco: cos’è e com’è fatto
L’olio di cocco è il grasso che si estrae dalla polpa della noce di cocco (cocos nucifera), solitamente essiccata.
È di colore bianco opalescente, si presenta solido come un burro sopra i 24°C e liquido come un olio sotto i 15°C circa.
L’olio di cocco extravergine non raffinato o deodorato ha un profumo inebriante e un sapore avvolgente, ecco perchè trova ampio utilizzo anche in cucina, oltre che in ambito cosmetico e salutistico.
Olio di cocco e grassi saturi
Si tratta di un grasso vegetale molto particolare per la sua struttura chimica, perchè è molto più simile ai grassi animali che a quelli vegetali.
È costituito al 90% da acidi grassi saturi, di cui la maggior parte a catena media (MCT): prevalentemente acido caprilico, caprico e laurico. Questa caratteristica gli conferisce una maggiore stabilità rispetto all’irrancidimento e all’ossidazione e per questo si conserva molto a lungo anche a temperatura ambiente.
Olio di cocco: benefìci
I benefìci dell’olio di cocco sono innumerevoli, di seguito trovi i più significativi:
- è antimicrobico: antivirale, antibatterico, antifungino, antiparassitario
- è un alimento altamente biodisponibile
- è un alimento super energetico
- è emolliente, lenitivo, rinfrescante, elasticizzante, riepitelizzante
- chela le tossine (vedi oil pulling⇓)
- è un potente antiossidante
- è antinfiammatorio
- ottimo come olio vettore per massaggi e aromaterapia
- promuove l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K)
- aiuta a combattere l’alito cattivo
- è chetogenico, cioè promuove la formazione di chetoni, molecole utilizzabile per la formazione di energia cellulare
- favorisce la sazietà e il controllo del peso
- è un valido aiuto in caso di malassorbimento intestinale e sottopeso
- è un’ottima integrazione per gli sportivi perchè previene il consumo della massa muscolare
- è un valido aiuto contro la candidosi
- è una fonte energetica alternativa nei casi di dismetabolismo degli zuccheri (diabete, disfunzioni tiroidee, Alzheimer, sindrome dell’ovaio policistico)
- è una fonte vegetale di grassi sani di altissima qualità ed è perciò adatto ai vegani
- ha un’azione calmante sul sistema nervoso
- contribuisce alla disintossicazione del fegato
- contrasta debolezza ed astenia
Olio di cocco: uso alimentare
L’olio di cocco, benchè non faccia parte della nostra tradizione culinaria mediterranea per ovvi motivi geografici, è a tutti gli effetti un olio vegetale commestibile dall’uomo.
Oltre ad avere un sapore delizioso, ha un punto di fumo molto alto e questo consente di preservarne le proprietà in cottura fino a temperature molto elevate.
Si presta benissimo per condire cereali, carni, pesce e verdure: a crudo, in padella, al forno o addirittura per friggere.
Sta benissimo nei piatti salati ma anche in quelli dolci, per esempio al posto del classico burro in una torta, nei biscotti o nei dolcetti crudisti, oppure abbinato alla frutta o allo yogurt per un gusto più esotico e morbido.
Assunto da solo in purezza è un vero e proprio boost di energia ad immediata disponibilità, non a caso è largamente utilizzato dagli sportivi come un vero e proprio integratore.
Ne tengo sempre un barattolino in borsa con me, per i momenti in cui mi sento stanca, quando ho fame ma non ho uno spuntino sano a disposizione, quando voglio accompagnare della frutta senza stimolare il picco glicemico o semplicemente in aggiunta a infusi o caffè in modo che mi donino maggiore sazietà.
Mi basta assumerne un cucchiaino direttamente in bocca o sciolto nel mio spuntino/bevanda per sentirmi subito rigenerata.
Olio di cocco sulla pelle
L’olio di cocco trova ampissimo utilizzo a livello cosmetico e dermatologico per le sue innumerevoli proprietà:
- struccante: rimuove il trucco più ostinato ed è perfetto per sciogliere quello waterproof, provare per credere!
- idratante viso e corpo: applicalo sulla pelle detersa ancora bagnata di viso e corpo, non ti sarai mai sentita così nutrita. Inoltre, svolge un’azione sebo-regolatrice ed è pertanto adatto anche alle pelli miste o grasse
- su escoriazioni, punture di insetto, scottature, piccole ferite, irritazioni, eritemi, dermatiti, piaghe, screpolature: rinfresca, calma il prurito e svolge un’azione emolliente ed antimicrobica
- mantiene morbide ed elastiche le cicatrici
- dona sollievo su emorroidi, ragadi vulvari, anali o mammarie
- aiuta in caso di afte e/o gengive infiammate, è quindi buona abitudine fare degli sciacqui orali con olio di cocco
- è un eccellente anti-candida applicato localmente sulla vulva
- è un ottimo olio da massaggio
- aiuta nel contrastare le micosi
- deodorante solido: fai una miscela di olio di cocco e bicarbonato (e un olio essenziale se vuoi aromatizzarlo) e applicalo direttamente sulle ascelle. Aggiusta la dose in base alle tue esigenze e tienilo in frigo durante l’estate in modo che rimanga compatto
Olio di cocco sui capelli
L’impacco di olio di cocco dona nutrimento, corposità e lucentezza ai capelli, aiuta a tenere a bada prurito e irritazioni del cuoio capelluto ed è un ottimo rimedio anti-forfora.
Riequilibra dolcemente il film idrolipidico della cute e funge pertanto da eccellente sebo-regolatore, sia che tu abbia problemi di forfora secca o grassa.
Per utilizzarlo su capelli e cuoio capelluto basta bagnare la chioma e versare l’olio di cocco su tutte le lunghezze, massaggiando delicatamente il prodotto anche sul capo come se ti stessi facendo lo shampoo. Copri con una cuffia o con un asciugamano e tieni in posa almeno un’ora. Dopo di che lava i capelli normalmente e risciacqua tutto.
Utilizzalo con regolarità (un impacco a settimana va più che bene): vedrai che capelli da favola, e addio prurito insopportabile!
Olio di cocco e oil pulling
La tradizione ayurvedica propone una pratica mattutina di pulizia profonda del cavo orale che prende il nome di oil pulling. Si tratta di un vero e proprio rituale di salute che serve a rimuovere le tossine che si sono accumulate in bocca grazie al lavoro di depurazione che svolge il fegato di notte.
Per praticare l’oil pulling serve un solo ingrediente: olio di sesamo o olio di cocco. In questo post parleremo ovviamente del secondo, sebbene l’effetto purificante sia pressochè lo stesso.
Al mattino, appena ti svegli e prima di mangiare, bere o lavarti i denti, prendi un cucchiaio di olio di cocco e sciacqui la bocca energicamente, esattamente come faresti con un collutorio, per 15/20 minuti; passato questo tempo, l’olio va buttato (mi raccomando, non ingerirlo!): fai un veloce risciacquo con acqua e sei pronta ad iniziare la tua giornata!
Puoi utilizzare l’olio di cocco anche come dentifricio. Ti basterà metterne un po’ in bocca o direttamente sullo spazzolino e strofinare come tuo solito. Puoi aggiungere una goccina di olio essenziale di menta, limone, lavanda o quello che preferisci se senti il bisogno di una fragranza più fresca in bocca.
Olio di cocco e burro di cocco: differenze
Apparentemente hanno lo stesso aspetto, ma che differenza c’è tra l’olio di cocco e il burro di cocco?
Come abbiamo visto, l’olio di cocco è estratto dalla polpa della noce di cocco.
Invece il burro di cocco è la polpa di cocco macinata, che crea un burro cremoso grazie alla quantità elevata di grassi naturalmente contenuti nella noce.
L’olio è un vero e proprio concentrato di grassi sani del cocco, mentre il burro mantiene il profilo nutrizionale completo del frutto originale: prevalentemente carboidrati (di cui fibre) e grassi.
L’olio di cocco è quindi un presidio di salute a 360°, mentre il burro di cocco è da utilizzare solamente a scopo alimentare, preferibilmente a crudo per non guastarne le proprietà.
Olio di cocco: fa ingrassare?
Non c’è una risposta univoca a questa domanda: dipende tutto dal contesto alimentare del singolo individuo.
Se hai un’alimentazione ricca di zuccheri e conduci una vita sedentaria, l’assunzione regolare dell’olio di cocco potrebbe favorire l’aumento di peso. Non perchè l’olio di cocco fa ingrassare di per sè, ma perchè introduci un surplus di fonti energetiche (zuccheri e olio di cocco) che poi non consumi.
Inoltre, finchè mangi zuccheri e hai insulina in circolo, i grassi non vengono utilizzati per produrre energia e vanno a costituire tessuto adiposo.
Se non sei una sportiva ma vuoi cominciare ad assumere l’olio di cocco senza il rischio di mettere su peso, riduci i carboidrati nella tua dieta e godi dei benefici che otterrai: ti sentirai più sgonfia, più lucida e sazia più a lungo.
Olio di cocco e colesterolo
So che quando hai letto che l’olio di cocco è un grasso saturo si è accesa la spia di allarme nella tua testa.
“I grassi saturi fanno male, fanno ingrassare e fanno venire il colesterolo.”
Siamo sicuri che sia così?
Il colesterolo è una sostanza preziosissima autoprodotta al 75% dal fegato; solo il 25% è introdotto con l’alimentazione. Se si introduce più colesterolo con il cibo, il fegato semplicemente ne produce di meno, ma il totale non cambia.
Non sono i grassi saturi a produrre l’infiammazione, ma un insieme di abitudini di vita dannose che, giorno dopo giorno, logorano il corpo.
Gli studi più aggiornati evidenziano addirittura una diminuzione dei valori di colesterolo e trigliceridi in un contesto di vita sana e di dieta equilibrata, ricca di vegetali freschi, proteine ad alto valore biologico, grassi saturi sani (tra cui l’olio di cocco) e moderato consumo di carboidrati complessi non raffinati.
Olio di cocco: è sostenibile?
Questioni importanti da considerare qui su Naturoptica sono l’etica e l’ecologia.
L’olio di cocco proviene da Paesi lontani in via di sviluppo, il che contribuisce a trasporti tutt’altro che a km0, condizioni lavorative umane discutibili e filiera spesso poco tracciabile, sia dal punto di vista ambientale che umano.
La risposta alla domanda nel titolo di questo paragrafo è, mio malgrado, “non proprio”.
Vorrei però spezzare una lancia a favore dell’olio di cocco: trovando innumerevoli benefici in un unico prodotto, per altro venduto in un barattolo di vetro, potrai sostituire tantissimi articoli presenti soprattutto nel tuo bagno (creme varie, struccanti, dentifricio ecc. solitamente distribuiti in confezioni di plastica). Inoltre, tutti noi consumiamo quotidianamente alimenti che provengono dall’altra parte del mondo senza farci alcun problema:
- banane
- cacao
- caffè
- tè
- soia
- noci (la maggior parte proviene dagli Stati Uniti)
- legumi (la maggior parte proviene dagli Stati Uniti)
- grano (la maggior parte proviene dagli Stati Uniti o dal Canada)
- olio di palma (l’unico, tra questi, che il mercato ha deciso di demonizzare)
Dovremmo preoccuparci molto più del caffè, del tè e del grano, che assumiamo in quantità sconsiderata e qualità scadente, piuttosto che dell’olio di cocco.
Inoltre grano, legumi e noci potrebbero benissimo essere coltivati nel nostro Paese senza ricorrere alle importazioni massive di cui ci avvaliamo; basterebbe consumarne di meno per far fronte al nostro fabbisogno.
Lo stesso non si può dire dell’olio di cocco, perchè:
- non si può coltivare nel clima mediterraneo
- ha un profilo biochimico straordinario, non sovrapponibile a nessun altro alimento (specie nel range vegano)
Se ne può fare a meno? Certo che sì, e questa è indubbiamente la scelta più sostenibile.
Ti lancio però un sfida: sostituisci uno a scelta tra grano, legumi o noci che consumi quotidianamente con dei prodotti locali e acquista al suo posto un barattolo di olio di cocco, bilanciando così il tuo impatto senza doverti privare dell’olio di cocco.
Cerca di controllare sull’etichetta la provenienza e le certificazioni di fairtrade e coltivazione biologica; non garantiscono al 100% ma sono meglio di niente.
Olio di cocco: quale scegliere
In commercio esistono le alternative più disparate: ma acquista solo olio di cocco extravergine da agricoltura biologica premuto a freddo. Evita gli oli di cocco deodorati, raffinati, idrogenati, estratti chimicamente, poichè contengono sostanze tossiche che andrebbero a vanificarne l’utilizzo.
Un ottimo prodotto è l’olio di cocco Rapunzel: si trova facilmente nei negozi di prodotti biologici come il Naturasì ed è sempre più diffuso nei supermercati classici (solitamente nel reparto etnico o in quello degli oli vegetali) e le noci di cocco provengono dal commercio equo e solidale del progetto Hand in Hand di Rapunzel in Sri Lanka.
Ha un costo molto contenuto di circa 4/5 € per 200 gr di prodotto, che -ti assicuro- dura tantissimo, perchè ne basta veramente poco per ognuno degli utilizzi che ti ho descritto.
Olio di cocco: controindicazioni
Non ci sono controindicazioni note sull’olio di cocco per uso esterno o interno, se non:
- allergia
- ingestione di grandi quantità che possono comportare astenia, nausea, vomito, diarrea, cefalea
In definitiva, a casa Naturoptica l’olio di cocco non può mai mancare, perchè è un vero e proprio elisir di benessere.
Non passa giorno che non lo utilizzi in almeno uno dei modi che ti ho descritto in questo post.
Curiosa di provarlo? Vedrai che non potrai più farne a meno e diventerà anche un tuo “mai più senza”.
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