OLI ESSENZIALI: PROPRIETÀ
Gli oli essenziali sono delle sostanze liquide, oleose, volatili e profumate che si ricavano per estrazione delle piante aromatiche. Sono gli strumenti utilizzati in aromaterapia, una pratica di benessere con origini antichissime.
Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche e le proprietà degli oli essenziali.
⇒ Leggi anche: OLI ESSENZIALI: COSA SONO E COME SI OTTENGONO
Composizione chimica degli oli essenziali
Gli oli essenziali si differenziano dai comuni oli vegetali per la loro struttura molecolare complessa, infatti contengono composti chimici estremamente vari ed eterogenei che, lavorando in sinergia, ne determinano le preziose proprietà.
Vediamo i principali componenti attivi:
- terpeni: antivirali, antireumatici, antinfiammatori, decongestionanti, mucolitici, antispastici.
Possono irritare la pelle se utilizzati ad alti dosaggi e per periodi prolungati.
Ad es. limonene, pinene. - fenoli: immunostimolanti, antiasmatici, distensivi della muscolatura liscia.
Possono essere irritanti per la pelle ed epatotossici se utilizzati per molto tempo e/o in dosi massicce.
Ad es. eugenolo, timolo. - aldeidi: antivirali, antinfiammatorie, calmanti e sedative del sistema nervoso centrale.
Ad es. citrale, citronellale. - chetoni: cicatrizzanti, rigenerativi della cute lesionata, mucolitici, utili per riassorbire gli ematomi e nelle contusioni, stimolano la produzione della bile.
Sono neurotossici nel lungo periodo e abortivi.
Ad es. verbenone, tujone. - ossidi: espettoranti e balsamici.
Possono essere neurotossici e irritanti per la pelle.
Ad es. cineolo (o eucaliptolo). - esteri: antimicotici, sedativi, calmanti, spasmolitici, antinfiammatori, decongestionanti della pelle. Ad es. acetato di linalilee, acetato di geranile.
- eteri: antisettici, stimolanti, espettoranti, spasmolitici, diuretici
- lattoni: antinfiammatori, mucolitici.
Possono essere fotosensibilizzanti e neurotossici. - cumarine: anticonvulsive, calmanti, sedative, anticoagulanti, favoriscono la sudorazione.
Possono essere fotosensibilizzanti, irritanti per la cute e neurotossiche. - alcoli: battericidi, antivirali, immunostimolanti, cardiotonici, diuretici.
Ad es. linalolo, mentolo, terpineolo.
Il pool di sostanze chimiche e la loro speciale combinazione rende ogni olio essenziale unico ed irripetibile.
Caratteristiche degli oli essenziali
Ecco le principali caratteristiche che accomunano tutti gli oli essenziali:
- sono insolubili in acqua
- sono solubili in oli vegetali, miele, sale, alcool
- hanno proprietà più o meno spiccatamente antisettiche
- sono caratterizzati da una fragranza ben distinta, che è quella che caratterizza la pianta d’origine
Vediamo quali sono, invece, le informazioni che ci servono per capire le proprietà specifiche dell’olio essenziale che stiamo acquistando.
Varietà botanica
La varietà botanica è la nomenclatura latina che identifica una particolare pianta: per esempio, la varietà botanica del comune rosmarino è rosmarinus officinalis.
L’olio essenziale di rosmarino che vuoi acquistare dovrà riportare la varietà botanica tra le indicazioni del prodotto, cioè rosmarinus officinalis. La sola dicitura “olio essenziale di rosmarino” non ha alcuna valenza se non è precisata la varietà botanica.
Biotipo
Certamente, ogni varietà botanica esprime delle proprietà specifiche: la lavanda (lavandula angustifolia) è un noto calmante, il tea tree (malaleuca alternifolia) un efficace antisettico, ecc.
Ma ogni singolo esemplare di pianta di lavanda o tea tree è diverso dagli altri appartenenti alla stessa varietà botanica, perchè le condizioni di vita di ognuno sono diverse.
Ecco che entra in gioco il concetto di biotipo.
Con biotipo si intende l’insieme delle caratteristiche organolettiche peculiari di quel preciso esemplare di pianta, che dipendono da:
- esposizione solare
- clima
- altitudine
- temperatura
- composizione del suolo
- tipologia della flora dell’ambiente circostante
Tutte queste caratteristiche che appartengono alla pianta d’origine rimarranno impresse nella memoria dell’olio essenziale, per cui è importante che il biotipo della pianta sia ottimale affinchè l’olio essenziale sia di prima qualità.
C’è lavanda e lavanda e c’è tea tree e tea tree!
Chemotipo
Altro elemento fondamentale per determinare le proprietà di un olio essenziale è il chemotipo.
Il chemotipo (abbreviato in “ct”) è l’esatta identificazione della molecola attiva che caratterizza l’olio essenziale e ne determina efficacia terapeutica e tossicità.
La qualità e la quantità di questa molecola dipendono strettamente dal biotipo.
La stessa varietà botanica può dare origine a oli essenziali con molecole attive diverse, quindi con chemotipo diverso e proprietà anche molto diverse.
Ad esempio, l’olio essenziale di rosmarino (rosmarinus officinalis) esiste di diversi chemotipi:
- chemotipo a cineolo, con proprietà balsamiche ed espettoranti
- chemotipo a canfora, ad azione antinfiammatoria
- chemotipo a verbenone, con attività sul metabolismo
A seconda del chemotipo, lo stesso olio essenziale di rosmarino presenterà proprietà diverse e dovrà essere utilizzato a scopi diversi.
Se hai una congestione delle vie aeree, sceglierai l’olio essenziale di rosmarino a cineolo; se invece vuoi agire sul drenaggio del sistema linfatico e sulla perdita di peso, utilizzerai l’olio essenziale di rosmarino a verbenone.
Non basta conoscere la varietà botanica, bensì serve anche sapere il chemotipo che caratterizza gli oli essenziali.
Il chemotipo di un olio essenziale è rilevabile attraverso l’analisi chimica di ogni singolo lotto di prodotto ed è diritto del consumatore conoscerlo.
É possibile richiedere la scheda tecnica dell’olio essenziale al produttore per accertarsi del chemotipo (oltre che del metodo di estrazione). Diffida dalle ditte o dai negozi che non hanno traccia del chemotipo o da cui risulta impossibile ottenere questa preziosa informazione.
Gli oli essenziali rappresentano l’essenza della pianta d’origine in alta concentrazione.
Le proprietà dei singoli oli essenziali dipendono strettamente dall’esemplare di pianta da cui vengono estratti e dal chemotipo che si produce, non solo dalla varietà botanica.
Più la pianta d’origine è vitale e carica di proprietà benefiche, più il suo olio essenziale sarà ricco ed efficace.
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