OLI ESSENZIALI: COSA SONO E COME SI OTTENGONO
Gli oli essenziali sono delle sostanze profumate di grande pregio che si ricavano per estrazione delle piante aromatiche. Sono gli strumenti utilizzati in aromaterapia, una pratica di benessere con origini antichissime.
Cosa sono gli oli essenziali
Gli oli essenziali rappresentano la quintessenza della pianta, infatti si portano dietro tutte le caratteristiche peculiari della pianta d’origine in forma altamente concentrata e attiva.
Gli oli essenziali sono prodotti dalle piante aromatiche per scopi ben precisi:
- sono repellenti nei confronti dei parassiti
- proteggono dalle infestazioni batteriche e fungine
- sono un vero e proprio richiamo olfattivo per gli insetti impollinatori
- riparano i tessuti lesionati della pianta
- rendono la pianta di sapore sgradevole per gli animali erbivori
Possiamo già immaginare come gli oli essenziali lavorino, per analogia, nel corpo umano.
Estrazione degli oli essenziali
Gli oli essenziali si ottengono da diverse droghe (parti della pianta):
- sommità fiorite
- petali
- foglie e rametti
- legni e cortecce
- resine
- scorze
- frutti
- radici
- semi
I metodi di estrazione utilizzati per ottenere gli oli essenziali sono numerosi e molto diversi fra loro.
Estrazione in corrente di vapore
La droga della pianta viene messa in un recipiente apposito con dell’acqua sul fondo; il recipiente viene messo sul fuoco e il vapore che si genera sale attraversando la pianta e ne veicola le sostanze aromatiche, passando infine in una serpentina a raffreddamento. Il vapore condensa e precipita in un altro recipiente.
Si ottengono due prodotti della distillazione: l’olio essenziale e l’idrolato (acqua aromatica): il primo rimane a galla e il secondo si posa sul fondo, per cui risulta facile separarli fisicamente.
L’estrazione in corrente di vapore è un’ottima tecnica estrattiva perchè non altera la purezza dell’olio essenziale, specialmente se distillato lentamente e a basse temperature.
Si può utilizzare per tutte quelle droghe che resistono al calore, per esempio legni, cortecce, resine, foglie e rametti.
Estrazione con alcool
La droga viene immersa in alcool, il quale estrae l’essenza. Una volta evaporato l’alcool, rimane l’olio essenziale.
Estrazione in solvente
Si immerge la droga nel solvente (spesso benzene o metanolo), il quale estrae l’olio essenziale; dopo di che si separa ed elimina il solvente.
É la tecnica di estrazione più utilizzata perchè è la più economica e a massima resa; purtroppo però altera la struttura chimica dell’essenza, andando a comprometterne le proprietà benefiche.
Gli oli essenziali estratti a solvente non sono adatti all’uso interno, poichè rimangono inevitabilmente delle tracce di solvente chimico all’interno del complesso aromatico.
Assoluto
Questa tecnica estrattiva è utile per i fiori con aromi molto volatili che verrebbero compromessi dal calore.
Si versa del solvente (esano o etere) sui petali freschi e si lascia evaporare, fino ad ottenere la concrète, una pasta aromatica costituita da oli e cere. Si diluisce la concrète in alcool finchè non evapora anch’esso e si eliminano le cere; si ottiene così l’assoluto, cioè l’olio essenziale.
Come per l’estrazione semplice a solvente, nell’assoluto rimangono tracce di solvente, per cui è altamente sconsigliato l’uso interno.
L’assoluto va preso in considerazione soltanto nei casi in cui non siano possibili tecniche estrattive diverse per quella determinata droga.
Pressione o spremitura a freddo
É un metodo di estrazione meccanica di olio essenziale dalle bucce degli agrumi.
Con dei torchi appositi si esercita una pressione tale da spremere fuori tutta l’essenza contenuta nelle scorze.
L’olio essenziale che si ottiene contiene delle impurità a causa della tecnica grossolana, perciò tende ad ossidarsi velocemente e a perdere le proprietà; per questo motivo gli oli essenziali degli agrumi (limone, mandarino, bergamotto, arancio dolce, arancio amaro) hanno una durata di massimo due anni in stato di perfetta conservazione.
Estrazione in fluidi supercritici (CO2)
L’anidride carbonica ad alta pressione diventa liquida ed è capace di estrarre gli oli essenziali dalle droghe.
Dopo averla utilizzata sulla droga, la CO2 liquida defluisce e viene depressurizzata in modo da riportarla allo stato gassoso. Ciò che rimane è l’olio essenziale puro.
L’olio essenziale che si ottiene con l’estrazione in CO2 è estremamente puro e di primissima qualità: non è alterato dal calore o dai solventi chimici e l’estrazione è istantanea e totale.
É la migliore tecnica estrattiva di quelle droghe delicate e vulnerabili come i petali, ma l’apparecchiatura necessaria fa sì che gli oli essenziali così prodotti siano molto costosi.
Enfleurage
L’enfleurage è un’altra tecnica di estrazione di olio essenziale a partire dai petali dei fiori (rosa, gelsomino, viola), ma è ormai in disuso.
Consiste nel posizionare i petali sopra lastre ricoperte di grasso purificato, che ha la capacità di assorbire gli odori. Una volta assorbito tutto l’aroma dei primi petali, questi vengono sostituiti con altri nuovi finchè il grasso non si satura.
A questo punto il grasso viene sciolto con l’aiuto dell’alcool e si ottiene così l’olio essenziale.
Quale metodo di estrazione scegliere
I metodi estrattivi migliori per gli oli essenziali da usare in aromaterapia sono:
- estrazione in corrente di vapore per le droghe che ben sopportano il calore
- estrazione in CO2 per le droghe che non possono essere estratte in corrente di vapore, come i petali (per es. olio essenziale di gelsomino)
Per sapere come è stato estratto l’olio essenziale che vuoi acquistare, richiedi la scheda tecnica al produttore e verifica tu stessa il metodo di estrazione utilizzato.
Durata e conservazione degli oli essenziali
Gli oli essenziali devono essere conservati al meglio per preservarne caratteristiche e proprietà benefiche, poichè contengono complessi chimici volatili e sensibili alle sollecitazioni.
É necessario:
- conservarli in boccettine di vetro scuro
- tenerli in un luogo fresco e asciutto lontano da fonti di luce e calore dirette
- è una buona idea conservare gli oli essenziali di agrumi in frigorifero
- non far entrare mai acqua nelle boccette o gli oli essenziali rischiano di irrancidirsi
- chiudere con cura le boccettine dopo l’uso
Gli oli essenziali degli agrumi sono i più labili e resistono al massimo due anni mantenendo le loro proprietà terapeutiche inalterate.
Tutti gli altri oli essenziali (da resine, spezie, erbe aromatiche ecc.) hanno una durata pressochè infinita che si attesta fino a migliaia di anni, se ben conservati.
⇒Leggi anche: OLI ESSENZIALI: PROPRIETÀ
⇒ Leggi anche: OLI ESSENZIALI: A COSA SERVONO
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