OLI ESSENZIALI: COME SI USANO
Gli oli essenziali sono sostanze aromatiche molto complesse, ricche di proprietà attive che riescono a riequilibrare l’essere umano sul piano fisico, mentale, emotivo e spirituale.
Ma come si usano gli oli essenziali, nella pratica?
Diffusione ambientale
Gli oli essenziali possono essere utilizzati nella maniera più intuitiva, cioè diffondendoli nell’aria e respirandoli.
Le preziose microgocce di olio essenziale (ti ricordo che gli oli essenziali sono sostanze molto volatili) si liberano nell’aria e arrivano al nostro naso: da qui, percorrono tutto il tratto respiratorio fino a raggiungere gli alveoli polmonari, dove avviene lo scambio gassoso al livello del sangue.
Una volta giunto nel torrente ematico, l’olio essenziale circola nel corpo raggiungendone tutti i distretti e agisce laddove ce ne sia bisogno.
Diffusori e bruciatori
Il metodo più utilizzato per respirare gli oli essenziali è quello di diffonderli nell’ambiente attraverso l’utilizzo di appositi diffusori o bruciatori di essenze.
- Diffusori: elettrici a ultrasuoni, sfruttano la capacità del vapore acqueo di veicolare le microgocce di olio essenziale mantenendone inalterate le proprietà.
- Bruciatori: sono piccoli oggetti in ceramica alla base dei quali si fa bruciare una candela; il calore scalda il contenitore di olio essenziale che sta sopra diffondendone l’essenza nell’ambiente.
Non consiglio i bruciatori perchè il calore altera le qualità degli oli essenziali.
- Umidificatori dei termosifoni: la tecnica più semplice in assoluto per la diffusione ambientale delle essenze è versare poche gocce di olio essenziale nelle vaschette dell’acqua, negli umidificatori o in una bacinella appoggiata sui radiatori, ed ecco sprigionata la fragranza in tutta la stanza.
Inalazioni
Un metodo più mirato per respirare gli oli essenziali consiste nelle inalazioni secche o umide.
- Secche: si fa cadere una goccia di olio essenziale su un fazzoletto e se ne respirano le esalazioni.
- Umide: si versa una goccia di olio essenziale in una ciotola di acqua calda e ci si posiziona con il volto sopra il recipiente, ancor meglio se con un asciugamano sopra la testa a mo’ di “tenda”, il quale impedisce che i vapori carichi di olio essenziali si disperdano nella stanza.
Il vapore dell’acqua veicola le microgocce di olio essenziale e le trasporta in alto in modo da massimizzarne l’inalazione.
Contatto diretto con la pelle
Gli oli essenziali si possono assumere anche attraverso l’assorbimento cutaneo.
Il basso peso molecolare permette all’essenza di permeare tutti gli strati della pelle, finchè non raggiunge i capillari ed entra in circolo nel sangue.
Massaggio aromatico
Partiamo con la premessa che gli oli essenziali non dovrebbero mai essere utilizzati puri sulla pelle, perchè la loro composizione chimica include numerose sostanze potenzialmente dermocaustiche.
Ecco perchè è opportuno aggiungere qualche goccia di olio essenziale a un olio vettore che ne diluisca la potenza e permetta di diffondere una piccola quantità di essenza su una vasta area del corpo senza causare irritazioni cutanee.
I massaggi aromatici possono essere:
- generali, cioè praticati su tutto il corpo partendo dagli estremi fino al tronco;
- circoscritti, cioè praticati su una o più parti del corpo soltanto; in genere su mani, piedi e viso.
NB.: Non praticare il massaggio aromatico su zone lesionate e/o doloranti, su vene varicose e in caso di febbre.
Bagni in acqua
Abbiamo visto che gli oli essenziali non sono miscibili in acqua, perciò per il nostro bagno aromatico è necessario servirsi di sostanze che agiscano da vettore: sale o panna/latte.
Basterà aggiungere fino a 20 gocce di olio essenziale al vettore che abbiamo scelto, mescolare bene e versare nell’acqua calda della vasca.
- Sale
Puoi utilizzare del sale marino integrale o i sali del Mar Morto per aggiungere un effetto drenante alle proprietà dell’olio essenziale che vuoi utilizzare. - Latte o panna
Essendo emulsioni naturali di acqua e componente grassa, si prestano benissimo all’aggiunta di olio essenziale e ad essere poi disciolti in acqua, diffondendo uniformemente l’olio essenziale.
Scegli latte o panna per il tuo bagno aromatico se vuoi esaltarne le proprietà nutrienti per la pelle.
I bagni possono essere totali, con immersione completa del corpo; o parziali (semicupi) se si immerge soltanto la parte che si intende trattare.
Compresse
Le compresse sono delle applicazioni dirette di un asciugamano imbevuto in una miscela di acqua e olio essenziale sulla parte da trattare.
Le compresse possono essere:
- calde (acqua calda) per disturbi che richiedono calore: dolori cronici, mal d’orecchie, mal di denti ecc.
- fredde (acqua fredda) in caso di stati infiammatori o ferite
In entrambi i casi, l’asciugamano va tolto non appena raggiunge la temperatura corporea e si sostituisce con una nuova compressa.
Questo procedimento può essere ripetuto fino a un massimo di tre compresse nelle situazioni più gravi.
Ingestione
Gli oli essenziali possono essere assunti anche per bocca, in modo che percorrano tutto il tratto digerente.
Anche in questo caso, è necessario utilizzare una sostanza che veicoli uniformemente l’olio essenziale e ne catalizzi il trasporto nel corpo umano.
Puoi diluire qualche goccia di olio essenziale in:
- miele
- oli vegetali (oliva, sesamo, canapa, borragine, cocco, lino ecc.)
- tinture madri
- gemmoderivati
- sciroppi
- pane, biscotti o gallette di cereali
Tecnica di assunzione: come scegliere
Vuoi utilizzare gli oli essenziali ma non sai quale tecnica di assunzione scegliere?
Questa decisione dipende da molteplici fattori, vediamoli insieme.
- Soggetto da trattare: le abitudini e preferenze di ognuno sono fondamentali ai fini della tecnica da utilizzare.
Se si tratta di una persona sbrigativa che non vuole perdere troppo tempo, l’ingestione può essere la tecnica più indicata: sarà come prendere una comodissima pillola.
Proporre delle compresse vorrebbe dire perdere in partenza perchè probabilmente il soggetto non avrà la costanza di praticarle regolarmente e il trattamento finirà per essere inutile ai fini terapeutici. - Disturbo da trattare: distretto e natura della sintomatologia influenzeranno la scelta della tecnica di assunzione degli oli essenziali.
Ad esempio, se si ha una congestione nasale sarà meglio optare per delle inalazioni umide piuttosto che fare un massaggio sul corpo, perchè l’olio essenziale arriverà direttamente nelle vie aeree. - Chemotipo dell’olio essenziale (clicca qui per sapere cos’è il chemotipo).
Se vogliamo usare un olio essenziale di rosmarino a cineolo contro un raffreddore, la tecnica più efficace sarà inalarlo; se vogliamo fare un drenaggio del fegato con l’olio essenziale di rosmarino a verbenone invece, sarà più opportuno ingerirlo.
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