OLI ESSENZIALI: A COSA SERVONO
Gli oli essenziali sono fitocomposti estratti dalle piante cosiddette aromatiche ed utilizzati in aromaterapia.
Rappresentano la quintessenza della pianta da cui originano e ne conservano le proprietà in forma altamente concentrata ed attiva.
Ma a cosa servono gli oli essenziali e l’aromaterapia?
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Oli essenziali per il corpo
Gli oli essenziali esercitano un’attività molecolare sui tessuti del corpo.
Grazie alle sostanze attive che contengono, gli oli essenziali agiscono come:
- ormoni
- neurotrasmettitori
- steroidi
- peptidi
- enzimi
- vitamine
Gli oli essenziali hanno un peso molecolare molto basso, perciò riescono ad attraversare i tessuti (la pelle nel caso di applicazioni cutanee o gli alveoli polmonari in caso di inalazione) finchè non raggiungono il torrente sanguigno. Il sangue li trasporta in tutti i distretti corporei e gli oli essenziali esercitano le proprie azioni riequilibranti laddove c’è bisogno.
Gli oli essenziali permangono nell’organismo mediamente dalle 6 alle 12 ore, ma alcuni possono impiegare fino a 15/30 giorni per essere smaltiti completamente.
Gli oli essenziali sono un valido aiuto nel riportare armonia nel corpo e ristabilire quell’equilibrio che serve a risolvere malesseri, disturbi e patologie fisiche di varia natura ed entità.
Proprietà cosmetiche
Gli oli essenziali hanno anche ottime proprietà cosmetiche e possono essere utilizzati per la cura di viso, corpo e capelli.
Hanno la capacità di incrementare l’ossigenazione e il drenaggio delle tossine nei tessuti; sono ristrutturanti, nutrienti, elasticizzanti ed anti-age e favoriscono pelle luminosa e capelli vigorosi.
Oli essenziali per la mente
Gli oli essenziali hanno una spiccata azione sulla mente, oltre che sul corpo.
L’olfatto è un senso incredibilmente sviluppato anche nell’uomo.
Pensa che il 3% del genoma umano è deputato al riconoscimento degli stimoli olfattivi: di tutte le funzioni di cui si occupa il corpo umano, il nostro codice genetico ha dedicato uno spazio così vasto alla gestione degli odori.
Biologicamente, questa spiccata abilità di avvertire e discernere gli odori ha consentito la nostra sopravvivenza durante tutta la storia dell’essere umano.
Anche se oggi non riconosciamo più all’olfatto il valore che merita a causa del nostro stile di vita, le strutture che ne mantengono la funzione sono le stesse di quando vivevamo nelle caverne e raccoglievamo bacche.
Il senso dell’olfatto garantisce da sempre la nostra sopravvivenza perchè ci permette di distinguere il pericolo nel presente e guidare le nostre azioni più istintive.
Ma non solo: l’olfatto riesce ad evocare ricordi ed esperienze passate attraverso un canale diretto che scavalca brutalmente la razionalità della mente. Gli odori si dirigono repentini verso l’amigdala, richiamando in maniera fulminea le emozioni che queste strutture cerebrali primitive hanno conservato non solo dall’esperienza diretta di vita, ma attingendo anche dal bagaglio evolutivo dei nostri avi.
Gli odori saltano la mente e arrivano diretti al sistema limbico, un insieme di strutture cerebrali e circuiti neuronali ancestrali deputati al mantenimento della specie.
L’impulso è diretto, immediato, rapido. Non c’è ragionamento, non c’è astrazione: c’è solo richiamo emozionale.
Come Proust che addenta la madeleine e il dolce sapore lo riporta come un flash alla sua infanzia, nella stessa maniera fulminea un odore è capace di evocare ricordi emozionali, anche quelli sepolti nell’inconscio.
Alcuni oli essenziali donano quiete e serenità, altri sostengono la concentrazione, altri ancora combattono la stanchezza e sostengono nei momenti di stress.
Quello che è importante sottolineare è che le essenze evocano in tutti noi gli stessi contenuti sensoriali, come se andassimo a pescare da un inconscio collettivo.
L’olio essenziale di menta piperita richiama universalmente un senso di freschezza e dinamicità; l’olio essenziale di cannella evoca un senso di profondo calore; l’olio essenziale di gelsomino è avvolgente e riconduce alla sensualità; l’olio essenziale di lavanda rimanda alla quiete, alla serenità.
Sono sensazioni universali e istintive, che prescindono dalla conoscenza o dall’esperienza diretta del singolo, ma si rifanno ad archetipi comuni a tutti gli esseri umani.
Oli essenziali per l’energia
Tutta la natura ha una frequenza vibrazionale. Ciò significa che un sasso, una pianta, un animale, l’aria, e anche l’uomo vibrano a una determinata frequenza, misurabile in hertz.
Anche gli oli essenziali hanno una loro frequenza vibrazionale che, all’interno del regno vegetale e animale, è notevole.
Basti pensare che l’essere umano in condizioni di salute ha una frequenza vibrazionale di circa 60-80 MHz e scende durante la malattia fino a 20 MHz al momento della morte.
Il cibo fresco ha una frequenza vibrazionale di 20-27 MHz.
Gli oli essenziali puri e di grado terapeutico vibrano a una frequenza che va dai 52 ai 580 MHz.
Quando si entra in contatto con un olio essenziale, esso contribuisce ad innalzare le frequenze biometriche di corpo e spirito, stimolando tutti i processi fisiologici ed energetici: aiuta il corpo a rigenerare le cellule danneggiate, a mantenere un sistema immunitario forte e resistente, a sostenere un alto tono vitale.
Gli oli essenziali lavorano su tutti i piani dell’esistenza (corpo, mente, emozioni, energia) riportandoli reciprocamente in equilibrio.
Ecco perchè l’aromaterapia è una pratica terapeutica olistica di grande successo dall’epoca delle prime civiltà umane; si pensi agli Egizi, che facevano largo uso di oli essenziali ben prima che se ne riconoscessero le proprietà chimico fisiche.
Gli oli essenziali sono sostanza e anima delle piante e, come tali, dialogano con il corpo e lo spirito degli esseri umani.
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