CANDIDA: COS’É, CAUSE E DIAGNOSI
Se sei giunta su questo articolo, probabilmente sei esasperata da un problema intimo ricorrente, al quale tu o il tuo medico avete dato il nome di “candida”.
Scopriamo insieme di che cosa si tratta e come potersene liberare una volta per tutte.
“Conosci il tuo nemico”, giusto?
Cos’è la candida
La candida è un lievito, cioè un microrganismo unicellulare facente parte del regno dei funghi.
La candida è un microrganismo commensale che abita fisiologicamente il cavo oro-faringeo, il tratto gastro-intestinale, la vagina e la pelle.
In condizioni fisiologiche la candida vive in equilibrio con altri lieviti e batteri senza causare alcuna patologia nell’organismo che la ospita; anzi, coopera occupandosi in parte del metabolismo degli zuccheri, della regolazione di alcuni ormoni e della degradazione dei pigmenti della bile, produce vitamine come le B1, B6 e K e abbassa il colesterolo.
Finchè la nostra flora batterica è in equilibrio, la candida è innocua ed ha una forma rotondeggiante.
Tipi di candida
Esistono numerose specie di candida.
La più comune nel corpo umano è la Candida Albicans, ma esistono anche Candida Glabrata, Candida Krusei e Candida Tropicalis.
Quando la candida diventa patogena
Quando la flora batterica perde il proprio prezioso equilibrio (in seguito vedremo come), la candida prende il sopravvento e diventa patogena, causando una candidosi, ovvero un’infezione da candida.
Anche la sua forma cambia: se allo stato quiescente è tondeggiante, allo stato patogeno forma dei filamenti, come fossero zampette, chiamate ife o pseudoife.
La candida si aggrappa con le ife ai tessuti, generando così l’infezione locale.
I sintomi della candida
La sintomatologia in presenza di candidosi vaginale è:
- forte prurito e/o bruciore ai genitali interni ed esterni
- perdite vaginali bianche e dall’aspetto caratteristico “tipo ricotta“
- mucose gonfie e arrossate
- lesioni da grattamento
- ragadi e tagli fino al perineo nei casi più gravi di infiammazione
- dispareunia (dolore ai rapporti sessuali)
- difficoltà nella minzione a causa dei tessuti lesionati
Le cause della candida
Perchè l’equilibrio della flora vaginale viene meno e la candida diventa patogena causando la candidosi?
Analizziamo i fattori principali che, molto spesso, operano in sinergia.
- Terapia antibiotica
Gli antibiotici uccidono i batteri presenti nel nostro organismo, ma non fanno distinzione tra quelli buoni e quelli cattivi. Finiscono così per decimare anche i batteri che popolano la nostra flora benefica. Meno batteri significa letteralmente più spazio a disposizione per la candida per proliferare.
La candida, infatti, è immune agli antibiotici perchè non è un batterio, è un lievito! - Gli ormoni
Gli ormoni alterano il pH della vagina durante le fasi fisiologiche del ciclo mestruale, di conseguenza si modifica anche la composizione della flora batterica che la popola. In certe fasi (solitamente ovulazione e fase pre-mestruale, ma anche gravidanza e pre-menopausa) possono verificarsi degli squilibri che comportano candidosi.
Anche l’isterectomia parziale o totale può favorire la comparsa della candidosi. - Terapia ormonale sostitutiva/contraccettiva
L’utilizzo di ormoni artificiali ha un’azione analoga a quella degli ormoni naturali, quindi altera pH e flora batterica. La differenza è che non sono erogati secondo un sofisticato sistema di autoregolazione interno che parte dall’ipofisi, bensì si tratta di dosaggi fissi e standardizzati, non soggetti alla volontà di omeostasi propria dell’organismo.
Questi ormoni causano secchezza vaginale e alzano vertiginosamente il pH, causando un depauperamento significativo della flora batterica. A lungo andare, è facile che microorganismi come la candida colonizzino, indisturbati, le mucose. - Terapia farmacologica
Molti farmaci comportano, tra i tanti effetti indesiderati, un’alterazione del microbiota intestinale e anche della flora vaginale. Per gli stessi motivi detti nei punti precedenti, non è raro che i farmaci assunti regolarmente provochino proprio la comparsa della candidosi. - Stile di vita sregolato
Un’alimentazione ricca di cibi raffinati, coloranti, conservanti, zuccheri aggiunti e priva di fibre, vitamine, sali minerali ed enzimi; un apporto insufficiente di acqua; il consumo di alcool; il fumo; il super lavoro; un sonno insufficiente, non ristoratore e incostante; un ambiente fortemente inquinato.. sono tutti fattori predisponenti alla malattia in generale e la candidosi non fa eccezione. - Stress psico-fisico-emotivo
Gli ormoni dello stress sono una risposta di incredibile efficacia agli stimoli esterni e interni.
Ma quando lo stress si protrae a lungo nel tempo, questi ormoni comportano una serie di effetti indesiderati, tra cui uno stato infiammatorio che tende a cronicizzarsi e che debilita tutto l’organismo, flora batterica compresa. - Terapia vaginale locale
Anche i prodotti antimicotici e antisettici topici (Meclon, Gynocanesten) sono estremamente dannosi per la flora vaginale. Se inizialmente possono dare l’illusione di attenuare i sintomi dell’infezione, nel lungo periodo distruggono la flora benefica, portando a continue recidive sempre più aggressive e ravvicinate. - Igiene intima eccessiva
L’igiene intima con detergenti e lavande porta via letteralmente le secrezioni naturali della vagina e con loro anche i microorganismi amici che ne difendono fedelmente le mucose. - Indumenti sintetici e salvaslip
Bandisci tutti gli slip sintetici e limita al massimo l’utilizzo di salvaslip e assorbenti, poiché non permettono alla vulva di respirare; la mancanza di circolo d’aria fa sì che l’ambiente diventi “stagnante” e l’ecosistema perda il suo prezioso equilibrio, favorendo la proliferazione dei germi patogeni, compresa la candida. - Lesioni delle mucose
Assorbenti, salvaslip, indumenti sintetici e aderenti, rapporti sessuali non lubrificati, patologie vulvo-vaginali o irritazioni pregresse, igiene intima aggressiva sono solo alcuni dei fattori che causano microlesioni alla mucosa vulvo-vaginale, che diventa terreno fertile per la colonizzazione patogena. - Presenza di altre patologie uro-genitali
Candida, cistite, vulvodinia e altre infezioni vaginali si alimentano vicendevolmente, poichè debilitano la flora vaginale benefica e predispongono all’insorgere di altre patologie vulvo-vaginali. - Salute precaria e sistema immunitario compromesso
In caso di chemioterapia, deficienza immunitaria da AIDS, malattie croniche, anoressia, terapie cortisoniche prolungate ecc., la candida è una dei primi ad approfittare del forte indebolimento del sistema immunitario.
Candida: diagnosi
Per diagnosticare la presenza di un’infezione da candida, occorre fare un tampone vaginale.
Se il tampone evidenzia la presenza anomala di candida (o altri microorganismi potenzialmente patogeni), potrà dirsi positivo; al contrario, potrà definirsi negativo.
In caso di tampone positivo, è possibile richiedere l’antibiogramma, ovvero un’ulteriore indagine che indica a quali molecole (e quindi terapie farmacologiche) la candida analizzata sia più o meno resistente.
In poche parole, si è in grado di individuare qual è la terapia più efficace a debellare le colonie di candida in analisi.
Non è possibile diagnosticare la candida a occhio nudo.
Non basta avere perdite bianche, non basta avere prurito, non basta avere le mucose arrossate. Se hai questi sintomi, non dare per scontato che sia candida.
Una visita ginecologica senza un esame di laboratorio non è in grado di stabilire se la sintomatologia sia provocata da candida, altri patogeni o cause di tutt’altra natura.
Se il tuo ginecologo ti guarda e ti dice che hai “un po’ di candida”, alzati, rivestiti e cambia ginecologo.
Hai una sintomatologia che può essere ricondotta a candidosi, ma solo un’analisi biochimica può accertarne le cause, non di certo l’occhio umano, per quanto esperto.
Se la diagnosi è errata, anche la terapia sarà errata.
Se con la diagnosi “a occhio” si scambia un’infezione da escherichia coli (batterio) per un’infezione da candida (lievito), si somministrerà un antimicotico invece di un antibiotico e avremo un duplice effetto: l’antimicotico non farà una cippa lippa al nostro escherichia coli; inoltre, indebolirà i miceti che ancora tenevano faticosamente a bada l’escherichia.
Risultato: flora vaginale ancora più debilitata e agente patogeno ancora più forte.
Candida asintomatica
Se hai fatto un tampone vaginale e risulta la presenza di candida ma non hai alcun sintomo, non correre in farmacia a comprare ovuli antimicotici e non affogarti nel tea tree oil.
Può essere che la tua flora vaginale abbia naturalmente una quantità di candida superiore alla media e che, quindi, l’esame di laboratorio rilevi un’anomalia.
Ti suggerisco di ripetere il tampone vaginale e farlo analizzare da un laboratorio che garantisca la conta dei lattobacilli (flora di Doderlein). Informati bene prima di farlo, perchè non sono molti i centri analisi che soddisfano questa richiesta, anzi in molte accettazioni non sanno neanche di che si parli.
Se il tampone evidenzia una buona presenza di lattobacilli e tu continui a non avere alcun sintomo, ti consiglio di stare tranquilla.
Nel prossimo post vedremo come poter agire per prevenire e curare le infezioni da candida, anche in caso di candidosi asintomatica.
⇒ Vuoi sapere come curare la candida? Leggi anche: CANDIDA. COME CURARLA DEFINITIVAMENTE
⇒ Per scoprire le norme comportamentali “pro-vagina”, leggi anche: CANDIDA: DIETA, IGIENE, ABBIGLIAMENTO
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