CANDIDA: COME CURARLA DEFINITIVAMENTE
Se sei giunta su questo articolo, probabilmente sei esasperata da un problema intimo ricorrente, al quale tu o il tuo medico avete dato il nome di “candida”.
Se hai accertato di avere una candidosi e non riesci ad uscirne, continua a leggere per scoprire come potertene liberare una volta per tutte.
⇒ Per sapere di che cosa si tratta, leggi anche: CANDIDA: COS’É, CAUSE E DIAGNOSI
Candida: la cura farmacologica
Le terapie più comuni per debellare le infezioni da candida sono:
- gli antimicotici orali, generalmente assunti in forma di compresse, come il Diflucan (fluconazolo) o lo Sporanox (itraconazolo);
- gli antimicotici locali, in forma di pomata o ovuli vaginali, come il Gynocanesten (clotrimazolo) o il Meclon (metronidazolo e clotrimazolo).
Perchè le terapie antimicotiche non funzionano
Chi soffre di candidosi spesso va incontro a recidive sempre più frequenti, sebbene assuma i farmaci antimicotici orali e/o locali come quelli indicati qua sopra.
Perchè gli antimicotici non funzionano? Perchè la terapia farmacologica non stronca una volta per tutte la candida?
La risposta è semplice e sta nei primi paragrafi di questo post: la candida non è un nemico se la flora vaginale è sana ed equilibrata.
Pensare che basti sterminare la candida senza preoccuparsi di ripristinare il terreno di base è un grave errore che va contro i principi della biologia e della fisiologia.
La recidiva: candida ricorrente e cronica
Quante volte abbiamo tirato un sospiro di sollievo nell’accorgerci che, forse forse, quella compressa di Diflucan ha fatto il suo lavoro? Per scaramanzia non cantiamo vittoria, ma della candida sembrerebbe non esserci più nemmeno l’ombra!
E quante volte abbiamo dovuto constatare, terrorizzate, che invece la candida è tornata? Ancora qui, ancora lei.
Perchè???
Le terapie antimicotiche da sole non fanno altro che alimentare il circolo vizioso della malattia: l’organismo si indebolisce e la candida diventa patogena; gli antimicotici debilitano la candida ma non fanno nulla per ripopolare la flora batterica benefica; la candida si riprende e, più resistente di prima anche alle terapie, attacca nuovamente. E così via, all’infinito, fino alla cronicizzazione.
Se non si modificano i fattori che hanno predisposto l’insorgenza della candidosi, l’infezione si ripresenterà ogni qualvolta le condizioni le saranno favorevoli: di questo passo, sempre più spesso e con sintomatologia sempre più grave.
Candida e partner
In caso di candidosi vaginale, come comportarsi con il partner?
Come abbiamo già visto in questo post, la candida è un commensale innocuo della mucosa vaginale, che diventa patogeno solo in caso di disbiosi (disequilibrio tra i microorganismi).
Questo significa che la candidosi è di origine endogena e non dipende dalla trasmissione sessuale.
Se il partner viene “contagiato”, significa che anche le sue difese sono debilitate, per cui il trattamento antimicotico orale e/o locale da solo non porterà risultati significativi e duraturi neanche per lui.
Candida: come curarla definitivamente con i rimedi naturali
Per curare le candidosi non basta puntare ad eliminare le colonie di candida, ma occorre lavorare su più fronti contemporaneamente:
- Fermenti lattici per ripopolare la flora batterica
- Abbassare il pH vaginale (se necessario) o mantenerlo acido
- Lenire il prurito e riparare i tessuti per ripristinare l’integrità di cute e mucose
1. Fermenti lattici
La flora vaginale si chiama flora di Doderlein e si compone principalmente di batteri del tipo Lactobacillus, o lattobacilli (circa il 90% della flora totale). Gli altri microorganismi, potenzialmente patogeni, rappresentano meno del 10%. Se questo rapporto 90/10 rimane invariato, i patogeni non hanno modo di prendere il sopravvento e generare le infezioni.
Quando questa proporzione cambia e i lattobacilli diminuiscono, i patogeni hanno letteralmente più spazio da colonizzare e si riproducono in maniera incrontrollata.
É necessario reintrodurre i lattobacilli per ripristinare l’equilibrio perduto.
- Fermenti lattici locali
É estremamente efficace l’introduzione di fermenti lattici direttamente in vagina.
Anche in questo caso si rivelano ottimali in caso di candidosi i lattobacilli e i bifidobatteri.
É possibile introdurre i fermenti lattici in vagina attraverso ovuli/capsule di fermenti vaginali o anche tramite yogurt (bianco senza zuccheri, frutta o altre preparazioni aggiunte) e kefir aiutandosi con un applicatore o una siringa privata dell’ago. - Fermenti lattici orali
I probiotici orali attraversano tutto il tratto digerente fino ad arrivare all’intestino, dove si stanziano entrando a far parte del microbiota intestinale. Quando le difese intestinali sono debilitate, spesso anche quelle vaginali ne risentono, per cui è utile contribuire al benessere di tutto l’organismo cominciando dalla flora intestinale.
I probiotici migliori da prendere per bocca in caso di candidosi sono il Lactobacillus Acidophylus DDS1 e il Saccharomices Boulardii.
Il primo è un lattobacillo che va a ripopolare la flora di Doderlein; il secondo è un lievito, proprio come la candida, che va in competizione con essa e resiste alla terapia antibiotica.
2. PH vaginale
Il pH della vagina deve essere piuttosto acido, all’incirca tra 3,5 e 4,5.
Questo livello di acidità è fisiologicamente mantenuto dai lattobacilli che producono acido lattico; a loro volta, i lattobacilli vivono bene in ambiente acido, per cui è opportuno mantenere la vagina ad un pH inferiore a 4,5 per permettere che i lattobacilli introdotti trovino un buon terreno sul quale attecchire.
Quando il pH della vagina supera i 4,5, bisogna abbassarlo.
Come si misura il pH vaginale
Il pH vaginale si riscontra con un tampone vaginale (richiedi espressamente la rilevazione del pH sul momento) o attraverso degli stick da fare a casa, molto affidabili, precisi e facili da usare.
Abbassare il pH vaginale
Esistono dei prodotti in commercio che abbassano il pH vaginale, per esempio il Rephresh Gel.
Consiglio di utilizzare questi prodotti solo dopo aver accertato che il pH sia effettivamente troppo alto, altrimenti si rischia di acidificare troppo e di provocare un’altra condizione patologica che si chiama citolisi.
Un modo efficace ma dolce per abbassare il pH della vagina è introdurvi dello yogurt o del kefir tramite un applicatore o una siringa senza ago.
Si può fare anche se non si conosce il pH della propria vagina, poichè l’effetto è delicato e non rischia di acidificare troppo.
Oltre ad acidificare, yogurt e kefir portano con sè numerosi microorganismi amici!
3. Lenire il prurito e riparare i tessuti
Le infezioni vaginali come la candidosi provocano un prurito insopportabile che, spesso, ci fa grattare così forte che si creano delle microlesioni o addirittura delle vere e proprie ragadi se l’infezione diventa cronica.
Le lesioni della mucosa sono sì una conseguenza delle infezioni vaginali, ma rappresentano anche un terreno perfetto per i patogeni, così si instaura un altro circolo vizioso.
É importantissimo prevenire e curare le lesioni cutanee e delle mucose, perchè i tessuti integri sono più forti nei confronti dell’attacco patogeno.
Occorre lenire prurito e bruciore così da prevenire le lesioni da grattamento; per richiudere le lesioni preesistenti su cute e mucose, bisogna mantenerle morbide ed elastiche e rinforzarne la struttura.
Per entrambi gli scopi, puoi applicare localmente uno o più prodotti alternati tra:
- unguento al 5% di calendula (calendula officinalis): sfiamma e lenisce prurito e bruciore
- gel di aloe vera: puro almeno al 99%, meglio se preso direttamente dalle foglie fresche di aloe. Attenzione, potrebbe seccare la cute
- vitamina A
- vitamina E (tocoferolo), riepitelizzante per eccellenza. Eccezionali l’olio Vea base e l’olio Vea spray
- olio di cocco, ad azione anche antimicotica
- olio di mandorle
- acido ialuronico
Candida: rimedi naturali sconsigliati
Esistono anche dei rimedi naturali che spesso si usano nella cura della candidosi, ma che reputo inappropriati perchè hanno effetti negativi non trascurabili.
Bicarbonato di sodio
Tra i rimedi della nonna è sicuramente quello più conosciuto. Un semicupio in acqua e bicarbonato dona immediato sollievo al prurito, ma devo sconsigliarlo perchè alcalinizza il pH vaginale e rende l’ambiente ostile ai lattobacilli amici, che hanno bisogno di un ambiente acido per vivere.
Tea tree oil
Uno degli oli essenziali più conosciuti ed utilizzati, il tea tree (o albero del tè) ha proprietà antisettiche (antivirali, antibatteriche e antifungine) che quindi nuociono alla candida. Si utilizza emulsionando poche gocce nell’acqua del bidet per poi immergervisi: dona una sensazione di freschezza e attenua momentaneamente il prurito. Lo sconsiglio perchè è irritante per le mucose e, al pari delle terapie farmacologiche antimicotiche, mira a distruggere la candida senza ricostruire la flora vaginale benefica. Non tutto quello che è naturale fa bene o funziona sempre.
Candida: la cura Naturoptica nella pratica
Dopo aver capito quali sono i princìpi da seguire nella lotta contro la candida, veniamo alla pratica.
Riporto la terapia anti-candida che ritengo migliore dal punto di vista del rapporto benefìci/effetti collaterali, praticità, sostenibilità e occhio di riguardo per il portafoglio.
- Terapia orale
X-flor 1 bustina al giorno per un mese fino a un massimo di tre mesi.
Contiene Lactobacillus Acidophylus, Saccharomyces Boulardii e Lattoferrina.
Ottimo per reintegrare la flora batterica e favorire il corretto transito intestinale.
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Yogurt (o kefir) inserito in vagina la sera prima di dormire, in modo che rimanga all’interno per tutta la notte.
Abbassa il pH vaginale e ripopola la flora di Doderlein.
Se non ti dà alcun fastidio, ripeti l’applicazione a giorni alterni o anche meno frequentemente. Valuta tu in base ai tuoi sintomi, ma comincia con applicazioni diradate e cerca di non farla diventare un’abitudine quotidiana per evitare sensibilizzazioni. - Lenimento del prurito e ripristino delle lesioni cutanee
Olio VEA base o spray, da utilizzare al bisogno.
Riepitelizza cute e mucose ed ha azione emolliente e lenitiva del prurito.
Un altro schema da seguire per la cura della candidosi secondo il principio di ricostruzione delle difese è il protocollo Miriam, un piano d’attacco che le donne del forum di Cistite.info hanno redatto attraverso l’esperienza di migliaia di donne in quasi 10 anni di trattamenti. Clicca qui per saperne di più.
N.B.: I piani di cura espressi qua sopra sono delle linee guida generali che puoi prendere ad esempio per cominciare il tuo percorso verso la guarigione.
Ricorda che ogni caso è diverso, perchè ogni donna è diversa, e potresti aver bisogno di aggiustare il tiro in base a come il tuo corpo reagisce alla terapia.
Purtroppo non basta prendere una pillolina che fa passare tutto: ecco perchè uscire dal tunnel della candida risulta sempre così difficile.
Guarire dalla candida si può, ma occorre riassettare completamente un sistema debilitato, su tutti i fronti.
Informati, studia, abbi pazienza e fiducia in te e nel tuo corpo.. e ce la farai anche tu.
⇒ Per scoprire le norme comportamentali “pro-vagina”, leggi anche: CANDIDA: DIETA, IGIENE, ABBIGLIAMENTO
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